Il riso, subito dopo il grano, è presente tra i primi posti all'interno della classifica dei cereali più diffusi nel mondo, la sua origine ci porta certamente molto lontano quando, nel III millennio a.C., era molto diffusa la sua coltivazione in Cina e Indonesia.
Quest'ottimo prodotto non tardò a espandersi, tanto che nel secolo successivo giunse anche in Mesopotamia, ed ancora in Grecia ed in Persia.
La tradizione racconta che l'arrivo in Italia avvenne inizialmente grazie alle popolazioni arabe che, dapprima portarono questo cereale in Spagna, passando successivamente anche dalla Sicilia.
La coltivazione ufficiale del riso prese però piede nel milanese solo nel 1520, con una massiccia e rapida diffusione che trasformò il frutto da vegetale raro e costoso ad alimento comune e piuttosto conveniente.
La pianta del riso si presenta caratterizzata da un fusto eretto che può presentare altezza variabile da circa 50 centimetri sino a raggiungere 1 metro e mezzo, la sua crescita è fortemente legata al tasso di umidità e alla temperatura presente nella zona, ed è per questo che le sue coltivazioni vengono allagate in alcuni periodi dell'anno e prediligono un clima mite, con temperature di circa 18 gradi.
Le piantagioni di riso dunque presentano un'immagine piuttosto peculiare, un tempo la loro messa a dimora era manuale, ora invece alcuni macchinari rendono questo procedimento più rapido e meno faticoso.
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